Il legno è disponibile in molte forme e dimensioni diverse, com’è logico che sia dato che viene dagli alberi e ci sono molte specie diverse di alberi…

 …. abbiamo quindi un enorme ventaglio di varietà di legni per la costruzione.

 

In questo articolo vedremo una delle possibili  classificazioni  del legno che può servire come guida per capire al meglio le sue caratteristiche e anche come aiuto per arrivare alla scelta del legno che vogliamo per i nostri mobili.

Partiamo da 3 grandi famiglie

– legni teneri

– legni duri 

– legni ingegnerizzati

 

 

 

I legni teneri

Scientificamente conosciute come gimnosperme, le conifere sono alberi che hanno aghi e hanno la forma di cono. 
Alcuni esempi di questi alberi di conifere sono pino, cedro, abete, sequoia. Molti di questi sono utilizzati in falegnameria, edilizia e mobili.

A questo punto SORGE LA DOMANDA: i legni teneri sono più teneri dei legni duri?

Contrariamente a quel che si può pensare, i legni teneri non sono chiamati legni teneri perché sono “morbidi”. Sebbene sia vero che alcune varietà di legni duri sono molto duri e quindi più difficili da lavorare, la distinzione tra legno duro e legno tenero ha poco a che fare con la morbidezza effettiva o se un legno è più difficile da lavorare. Ci sono molti legni duri che sono più teneri dei legni teneri.


La maggior parte dei legni teneri sono resistenti e sono comunemente usati in molte diverse applicazioni edili.

Molti di questi legni, in particolare i legni teneri della famiglia dei cipressi, sono rinomati per la loro capacità di resistere alla putrefazione e agli insetti. Questo rende alberi come il cedro e la sequoia ideali per progetti esterni, come ponti e mobili da esterno.

I legni duri

Sono legni a maggiore densità (dai 600 ai 900 kg/mc) e generalmente appartengono alla famiglia delle latifoglie (angiosperme).

Tra questi legni i più comuni, impiegati nel campo dell’arredamento, sono il faggio, l’acero, il rovere, il frassino e la betulla. Anche tra le conifere esistono però essenze a densità superiore come il larice o il douglas. Questi vengono impiegati generalmente per parti strutturali delle abitazioni, tetti e serramenti oppure per pavimenti interni.

I legni di latifoglia impiegati nella produzione di mobili sono particolarmente ricercati per la ricchezza della tessitura e la varietà dei contrasti cromatici, a questo proposito menzioniamo in particolare il ciliegio e il noce.

 

I legni ingegnerizzati

Questa tipologia di legno non si trova naturalmente nell’ambiente, ma viene appunto lavorato e trattato dall’uomo.

Parliamo quindi di tavole o pannelli realizzati in legno che è stato manipolato per avere determinate qualità o caratteristiche.

l legname ingegnerizzato viene spesso trattato utilizzando un processo chimico o termico per produrre un prodotto in legno che può soddisfare determinate dimensioni che sarebbero difficili da ottenere in  natura.

Esempi popolari di questi legni includono compensato, pannelli a trefoli orientati, pannelli di fibra a media densità e pannelli compositi.


A volte le impiallacciature possono anche essere classificate come legname ingegnerizzato, poiché spesso devono essere maneggiate utilizzando tecniche di taglio specializzate o unendo i pezzi insieme per ottenere una dimensione specifica o un motivo a venature del legno.

Chi sceglie questo tipo di legno per la propia casa deve assolutamente porsi alcune domande sulla qualità, la certificazione del materiale, ma soprattuto sulle colle e i composti chimici utilizzati per tenere insieme le tavole di legno.

A questo proposito faremo un prossimo articolo per soffermarci con più attenzione sugli aspetti che bisogna tenere in considerazione prima di scegliere un legno ingegnerizzato di qualità.