La scorsa settimana abbiamo parlato delle diverse finiture del legno facendo riferimento ai tipi di finitura di origine naturale (olio o cera) e di origine sintetica. 

Oggi parleremo invece di due tipi di finitura che si differenziano per il tipo di intervento realizzato dalla mano dell’uomo e dei diversi attrezzi utilizzati. 

Prendete carte e penna e segnatevi quindi alcuni spunti per capire come funzionano le tecniche di carteggiatura e spazzolatura!

La carteggiatura periodica:

E’ un tipo di finitura proposto come alternativa alla verniciatura tradizionale ma anche come alternativa ad altri tipi di finitura tradizionali quali olio o cera.

Il mobile viene perfettamente levigato (carta con grana almeno ø 180) in caso di danneggiamenti superficiali, macchie o variazioni di tinta può essere nuovamente levigato per riprendere il suo aspetto naturale.

COME SI FA?

La levigatura della superficie avviene mediante movimenti manuali longitudinali su di essa, in modo tale che la parte granulosa della carta vetrata sfreghi la zona da levigare.

Nel caso della lucidatura del legno, il movimento deve seguire la direzione della venatura. 

Su piccole superfici sarà sufficiente premere con la mano il lato liscio della carta vetrata. 

Per esercitare una forza maggiore e in modo più uniforme, è possibile utilizzare un pezzo piatto o un blocco di legno per aiutare ad esercitare la pressione necessaria. Inoltre, esistono levigatrici elettriche, in cui la carta vetrata è attaccata a un disco di contatto che, ruotando, esegue il lavoro sull’oggetto con maggiore efficienza e velocità. 


Vantaggi:

– Il legno è utilizzato al suo stato naturale.

– Il colore non viene alterato, assumerà una tonalità più calda con il passare del tempo. Questo fenomeno si deve all’ossidazione naturale del legno a contatto con la luce.

– Con questo sistema le macchie e i segni superficiali possono essere completamente rimossi.

– Non si usano detersivi o altri prodotti chimici per la pulizia.

Svantaggi: 

– Richiede una certa predisposizione alla manualità.

– La superficie non è trattata per essere idrorepellente.

 

La Spazzolatura:

 Bisogna fare una premessa  e ricordare la differenza tra i legni a poro aperto e i legni a poro chiuso.

Inoltre, è giusto rilevare l’importanza della matericità del legno e considerare la percezione al tatto e non solo la percezione visiva.

  • LEGNI A PORO CHIUSO ⇒ hanno una superficie liscia e omogenea. Sono a poro chiuso tutti gli alberi da frutta (ciliegio, noce, pero) e anche altre latifoglie (acero, tiglio, faggio, pioppo, betulla) e generalmente le conifere (pino, abete, douglas, cipresso).
    Il poro chiuso si presta ad ogni tipo di finitura sia sintetica che naturale (olio o cera)
  • LEGNI A PORO APERTO ⇒ sono a poro aperto latifoglie quali frassino, rovere (quercia), olmo e tra le conifere, larice.
    Il poro aperto può essere anch’esso finito in tutti questi modi ma le sue proprietà materiche vengono valorizzate se il legno viene lasciato allo stato naturale o trattato con finiture che non chiudono i pori.
    I legni a poro aperto sono generalmente connotati da una forte differenza di densità tra alburno e durame. 

Questa caratteristica ha un grande valore estetico (tattile) e può essere enfatizzata mediante la spazzolatura della superficie.
In particolare su parquet e rivestimenti in legno la spazzolatura esprime il massimo del legno a poro aperto creando piccole increspature e nel durame e lievi solchi nell’alburno (più morbido).

COME SI FA? 

Questa tecnica sarà eseguita allo stesso modo sia che utilizzi una spazzola manuale o elettrica. Innanzitutto, il legno deve essere fissato in modo che non si muova inmdo che il procedimento sia più facile da eseguire. 

Disporre il legno a un’altezza comoda sul piano di lavoro. 

La superficie del legno deve essere pulita, sia da vernici che da eventuali resine. È molto importante sapere quali sono le caratteristiche dei legni teneri, che possono richiedere cure diverse. 

Una volta regolata la spazzola si deve seguire la direzione della venatura del legno. 

Vantaggi:

– Valgono le stesse proprietà della carteggiatura periodica.

– Rispetto alla carteggiatura periodica la superficie risulta più compatta e meno soggetta ad assorbire o sporco.

Svantaggi:

– richiede una certa predisposizione alla manualità

– la superficie non è trattata per essere idrorepellente

 

FINITURA DEI PRODOTTI TOTEM

Tutti i nostri mobili sono venduti in kit di montaggio.
La superficie viene data perfettamente levigata e non verniciata. Questo rende possibili eventuali interventi di manutenzione per graffi e macchie, mediante semplice levigatura delle sole parti danneggiate, senza dover toccare le altri parti del mobile.

Per altre informazioni sulla manutenzione potete visitare questo link: MANUTENZIONE