Nelle scorse settimane abbiamo parlato dei colori del legno, delle diverse tipologie di legno, delle caratteristiche principali che riguardano l’uso di questo materiale, ci siamo soffermati sui pannelli di legno e la loro composizione e, siccome non vogliamo tralasciare niente, oggi scopriremo un altro importante aspetto da considerare: LE FINITURE DEL LEGNO.

Anche in questo caso, ci sono moltissime opzioni, quindi facciamo una prima classificazione delle finiture del legno a seconda della provenienza  dei materiali con cui si realizzano: in genere possono essere di origine naturale, oppure di origine sintetica. 

FINITURE NATURALI:

  • a olio
  • cera
  • lisciva o sapone


FINITURE SINTETICHE:

  • vernici poliuretaniche, nitro o altre, 
  • vernici a base acqua

 C’è una terza possibilità che non riguarda la provenienza del materiale ma il tipo di procedimento con cui si tratta il legno quindi parliamo di:

  • spazzolatura e sabbiatura
  • carteggiatura periodica

Ora che abbiamo fatto un primo passo per capire i tipi di finitura, possiamo cominciare a spiegare come vengono effettuate e capire i loro possibili vantaggi e svantaggi…


Tradizionalmente le finiture naturali venivano realizzate con olio di lino cotto (diluito in trementina o terpene di arancio), o con cera d’api unita a carnauba e trementina.

Nell’attualità esistono prodotti preparati a base di olio o cera o miscele di entrambi. Per avere un risultato ottimale queste finiture dovrebbero essere applicate da professionisti, ma si

raggiunge un discreto risultato anche mediante applicazione fai da te.


Alcuni dei vantaggi di questo tipo di finitura sono :

– l’uso di prodotti naturali (ricordatevi di verificare la scheda di sicurezza)

– la possibilità di applicazione periodica e manutenzione del prodotto

– la possibilità di riprendere la finitura nel caso di danneggiamenti superficiali


Dall’altra parte abbiamo anche qualche svantaggio:

– possibile ingiallimento del legno per ossidazione del prodotto

– scarsa lucentezza della superficie con l’uso prolungato del prodotto

– cura nell’uso, la superficie del legno risulta più delicata rispetto alla finitura sintetica

 

Passiamo a vedere ora le finiture sintetiche che hanno un procedimento diverso:
Le finiture sintetiche possono essere a diluente nitro, poliuretanico, monouretanico. Occhio che anche le vernici a base acqua impiegano diluenti sintetici, l’acqua svolge la funzione di mediatore tra resina e diluente e consente – durante l’applicazione – di abbattere le emissioni nocive offrendo quindi maggiori garanzie in termini di salute per gli operatori. 

Per un approfondimento sui tipi di solventi che si usano per le vernici a base acqua potete seguire questo blog molto interessante dalla pagina SPAZIO IBRIDO.  
Il nostro consiglio è quello di verificare la presenza dell’etichettatura Ecolabel sulla confezione del prodotto  a chi sceglie di impiegare vernici a base acqua per limitare l’impiego di solventi.

Per sapere tutto sull’etichetta europea ECOLABEL vi lasciamo a disposizione il regolamento al seguente link 


Ecco alcuni vantaggi nell’uso delle vernici sintetiche:

– donano lucentezza sulla superficie

– sono lavabili

– hanno proprietà idrorepellenti (non garantite però da tutte le vernici)

Invece tra gli svantaggi

– il prodotto sintetico genera emissioni voc e/o formaldeide

– impossibilità di intervenire per piccoli interventi di manutenzione se non

riprendendo tutta la verniciatura del componente

– l’applicazione deve essere esclusivamente ad opera di un professionista

 

FINITURA DEI PRODOTTI TOTEM

Tutti i nostri mobili sono venduti in kit di montaggio.
La superficie viene data perfettamente levigata e non verniciata. Questo rende possibili eventuali interventi di manutenzione per graffi e macchie, mediante semplice levigatura delle sole parti danneggiate, senza dover toccare le altri parti del mobile.

Per altre informazioni sulla manutenzione potete visitare questo link: MANUTENZIONE